Istantaneamente, maratona fotografica

Aperte le iscrizioni per partecipare alla prima Maratona d’istantanea fotografica, concorso organizzato da Bologna Vintage Market con la collaborazione dell’associazione culturale Piccolo Formato.

In programma sabato 14 dicembre, la Maratona metterà alla prova il talento e le capacità di chi vorrà cimentarsi con una vecchia conoscenza del mondo della fotografia, l’istantanea.

3 ore di tempo per presentare alla giuria 3 istantanee a tema: per non perdere l’effetto sorpresa, il soggetto da investigare sarà comunicato ai partecipanti solo a inizio giornata.

In premio per il vincitore il volume Polaroid Book, edito da Taschen e un’esposizione gratuita al Caffè Rubik di via Marsala 31/D che per sabato 14 proporrà un aperitivo in perfetto stile vintage.

Vi aspettiamo!

Per informazioni e iscrizioni: eventi@absolutgroup.it – tel. 051 272523
(oppure direttamente in loco sabato mattina a Bologna Vintage Market dalle 10.00 alle 11.00).

Il concorso è aperto a tutti, fotoamatori e professionisti. Sono ammesse solo le macchine fotografiche analogiche istantanee come Polaroid e Lomo, sia reflex sia compatte. Non sono ammesse macchine fotografiche digitali, cellulari e simili. Per ulteriori dettagli si veda il regolamento completo

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Le 7 arti in stile vintage

Oggetto di un’insolita rivisitazione, le 7 arti saranno presentate in perfetto stile vintage: a partire dall’architettura, alla riscoperta dei palazzi storici vicini a via D’Azeglio, passando per la musica degli anni ‘60/70, le mostre e le sperimentazioni di pittura e fotografia, la scultura ridefinita attraverso la moda e l’acconciatura e la letteratura cult.
All’excursus sui balli che nei primi decenni del ‘900 hanno movimento i jazz/swing club di tutto il mondo, si unirà infine l’incursione nel mondo del cinema con i suoi personaggi, icone del mood vintage e retrò.

 

 

 

 

 

 

Prestissimo tutti gli aggiornamenti su date, ore e protagonisti!

 

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Siamo tornati!

Non abbiamo resistito al richiamo del Natale ed eccoci qui, pronti a partire con la terza edizione di Bologna Vintage Market.

Anche quest’anno la mostra-mercato su vintage e remake sarà ospite di un palazzo storico:

i locali dell’Ex Maternità di via d’Azeglio 56 si apriranno eccezionalmente per permettere a bolognesi e turisti di trovare un’idea regalo bella e originale tra i tanti stand dedicati a moda e accessori d’epoca, design, modernariato, collezionismo, artigianato artistico e autoproduzioni 

Vi aspettiamo!

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Bologna Vintage Market, tesori riscoperti

Grazie alla mostra-mercato sul vintage e il remake, lo scorso weekend sono tornati alla luce mobili, oggetti di design, abiti e accessori d’epoca, insieme allo splendido palazzo Tubertini

Sarà stata l’estrosità degli espositori, sarà stata l’unicità dei capi o la creatività degli accessori proposti, sarà stata la bellezza della location e del suo allestimento, sarò stato il desiderio di avventurarsi in mondi nuovi o forse, più semplicemente, sarà stato il profumo del Natale… certo è che circa 10.000 persone lo scorso weekend hanno scelto di partecipare alla seconda edizione di Bologna Vintage Market.

Ad affollare le sale di Palazzo Tubertini, eccezionalmente aperte al pubblico in occasione della mostra-mercato, un flusso pressoché incessante di appassionati dell’arte del remake, amanti di tutto ciò che è vintage, insieme a tantissime persone spinte anche solo dall’idea di trovare un regalo originale.

In una Bologna sferzata da un gelo pungente e improvviso, i 40 espositori presenti sono stati scaldati dall’interesse e dalla curiosità dei visitatori: gioielli e biojux rigorosamente handmade, spille e cappotti in tessuti preziosi, abiti, scarpe e borse delle più grandi firme del passato e oggetti di modernariato e di design, pezzi unici e proposte creative di grande raffinatezza.

E per chi si è perso quest’edizione dell’evento, il prossimo appuntamento con lo stile e la creatività è per la prossima primavera; con il risveglio della bella stagione, avrete notizie di Bologna Vintage Market in versione 2013.

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Porte aperte a Palazzo Tubertini con Bologna Vintage Market

In questo primo weekend dal sapore natalizio, Bologna Vintage Market può considerarsi a pieno titolo tappa obbligata dello shopping e del passeggio bolognese. Perché l’occasione, a ben vedere, è doppia.

 Si può approfittare dell’evento per ammirare Palazzo Tubertini, la cui bellezza è in fase di piena riscoperta, grazie all’opera di riqualificazione voluta dalla società Immobildue e dal suo project manager Salvatore Morelli e realizzata su progetto dello studio di architettura e design Iosa Ghini Associati.

Il restyling del palazzo – che prevede anche la ristrutturazione dell’adiacente Torre Uguzzoni del dodicesimo secolo – si inserisce tra le iniziative di miglioramento dello spazio pubblico da parte di privati, dal 2011 rese più semplici grazie al nuovo regolamento comunale. Bologna Vintage Market si svolge con il patrocinio del Comune di Bologna – Quartiere San Vitale e della Provincia di Bologna.

E alla visita del Palazzo – che durante i giorni di manifestazione è impreziosito dalle originali installazioni degli architetti di Doppio Spazio – si aggiunge la possibilità di scegliere regali di Natale cresciuti sotto l’albero dello stile e della creatività.

Circa 40 espositori mettono in mostra per Bologna Vintage Market il meglio delle loro collezioni: abiti, borse, accessori e bijoux vintage si accostano alla curata selezione di modernariato e oggetti di design, artigianato artistico e autoproduzioni all’insegna del riciclo e della valorizzazione di materiali d’epoca.

 Bologna Vintage Market, da cantiere di fatto a cantiere di idee.

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Il progetto di Iosa Ghini Associati per il restauro di Palazzo Tubertini

La seconda edizione di Bologna Vintage Market è ospitata nella suggestiva cornice di Palazzo Tubertini, dimora storica risalente al 1770 e situata nel cuore della Bologna medievale. L’edificio, unico tra quelli privati al quale è annessa la Torre medievale degli Uguzzoni, è oggetto in questi mesi di una importante opera di ristrutturazione, finalizzata a conferirle nuovo lustro e nuove funzioni, con l’offerta di spazi commerciali al piano terra, e appartamenti in quelli superiori.

La riqualificazione sarà effettuata anche grazie al contributo del prestigioso studio di architettura Iosa Ghini Associati. “Il nostro intervento – spiegano i progettisti – mira alla realizzazione di un complesso organico e unitario, con la creazione di una galleria commerciale e il ripristino del collegamento coperto tra via Oberdan e la galleria Acquaderni al pian terreno, e la restituzione dei piano nobile, del secondo piano, dei locali appartenenti alla Torre e del sottotetto alla loro funzione abitativa primigenia, attraverso la costruzione di appartamenti e residenze”.

“L’obiettivo di fondo che ispira e guida il nostro lavoro – proseguono e concludono i rappresentanti dello studio – è di riportare in vita, al massimo del suo splendore, uno degli edifici più prestigiosi e rappresentativi della Bologna turrita”.

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Abiti, bijoux e rarità, tra poche ore inaugura Bologna Vintage Market

Se parole come stile, eleganza e stravaganza vi scaldano il cuore, nel cuore di Bologna, da venerdì 7 a domenica 9 dicembre, c’è un posto che fa al caso vostro. Quel posto è Palazzo Tubertini, splendida dimora storica attualmente in fase di riqualificazione, ma pronta ad aprire eccezionalmente i battenti per ospitare Bologna Vintage Market, mostra mercato dedicata al vintage e al remake. In una location suggestiva e di assoluto pregio, tra abiti, borse, occhiali, cappelli, accessori, bijoux, mobili, oggetti di design, pubblicazioni e tanti altri articoli, di opportunità per trovare il prossimo regalo di Natale non ne mancheranno, e l’unico problema, si fa per dire, potrebbe essere proprio l’imbarazzo della scelta.

Della ricca e variegata offerta da parte di negozianti, collezionisti, artigiani e creativi presenti alla rassegna, Bologna Vintage Market ha reso conto con una serie di articoli pubblicati nelle scorse settimane sulle pagine di questo blog.

Ora che il tempo stringe però, per raccontare dei tanti altri protagonisti della moda, dello stile e del remake che hanno scelto di legare il proprio nome all’evento, occorre un piccolo sforzo di sintesi, di modo che i visitatori possano disporre della “mappa completa e aggiornata” delle occasioni.

Occasioni che si preannunciano davvero ghiotte: sarà ad esempio davvero difficile staccare gli occhi dalle elaborate creazioni dell’Atelier Lucchi, dalla gamma di abiti e accessori offerti da Francesca Zuffellato, e dalla ricca collezione di divise militari americane degli anni 50 e 60 proposte da Vintage Commando. Per gli amanti del viaggio e dell’esotico invece, non  si può non raccomandare una sosta allo stand di Gigolè, dove sarà davvero piacevole perdere la rotta tra scarpe, abbigliamento invernale e splendidi capi country, tutti ovviamente virati in salsa vintage. E dallo stesso gusto, con l’aggiunta di un piacevole aroma fruttato, sarà contraddistinta l’offerta di Valentina Amoroso, in arte “Come le Ciliegie”, presente a Palazzo Tubertini con una tiratura limitata di abiti e accessori prodotti utilizzando stoffe recuperate da stock e fallimenti, impreziosite da dettagli vintage. Per fare infine un vero e proprio tuffo nel passato più chic e cool, sarà possibile rovistare a piene mani nel Bauledistefy, stracolmo di cose usate poco, pochissimo e a volte addirittura mai, ma sempre contraddistinte da una qualità sopra la media.

Chi invece pensa che l’arte di vestirsi cominci dai dettagli, potrà rifarsi gli occhi presso gli stand di Cose di Carla, che fonde la passione per i bottoni d’epoca e quella per i giochi di contrasto creando pezzi unici di grande effetto; Annarita Vitali, presente con un vasto e affascinante campionario di bijoux contemporanei e d’epoca, accessori e anche oggetti di piccolo antiquariato; la Gioelleria Guidetti, dal 1926 punto di riferimento assoluto per i bolognesi in cerca di orologi, brillanti e altri magnifici gioielli vintage e di seconda mano, oltre che nuovi; e Casta Diva, in arrivo da Mogliano Veneto con una vasta serie di accessori glamour pescati dal meglio delle collezioni degli anni ’50 e ’60. E rimanendo in tema di un passato che non la smette mai di affascinare, un cenno particolare va assolutamente riservato ai tanti pezzi artistici del Novecento che sarà possibile acquistare rivolgendosi agli espositori di Bismarck Antichità.

E non finisce qui, perché se per il prossimo Natale siete in cerca di quel tipo di regalo che nessun altro metterebbe sotto il vostro stesso albero, è il caso che vi segniate i nomi di Silvia Aliano di Vintage Itinerante con i suoi tesori vintage e accessori e di Marco Lai, in arte Hell’s Kitchen, che dalla sfortuna di una foratura ha saputo inventarsi una produzione davvero originale di borse, t-shirt, camicie e magnifici oggetti in pelle ricavati e sapientemente rielaborati da camere d’aria, cinture di sicurezza e altri materiali che fanno tanto on the road.

Per non dire delle stilosissime signore di Refind, Le Chou Chou bijoux, La Zia Epi, Messie e Verdeconiglio che portano a Bologna Vintage Market loro creazioni e pezzi unici.

 

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Elisabi, personalità tradotta sulla pelle

Elisabi, al secolo Elisa Baldassarri, ha un tale interesse per la moda che prima ancora di farne la sua professione ha scelto di dedicarle non una, ma addirittura due tesi di laurea. Sull’argomento insomma è difficile coglierla impreparata, e questo vale ancor di più se si stringe il fuoco su uno dei temi specifici delle sue discussioni, tema che le è entrato talmente nel cuore da caratterizzare anche una vera e propria svolta di vita. “La discussione riguardava l’arte del riciclo – spiega lei stessa – e in effetti dopo quella tesi è cambiato anche il mio modo di intendere e mettere in pratica l’idea di moda”.

“Si è trattato di una vero e proprio punto di ripartenza – prosegue – perché da quel momento, pur continuando a realizzare abiti come già facevo da un po’, sono stata letteralmente preda di una nuova, stimolante fissazione: destrutturare i vestiti, scomporli letteralmente in molecole, per crearne di nuovi, assecondando gli istinti e gli stimoli creativi scatenati da quella che mi pare essere una vera e propria liberazione di energia”. E di energia nelle creazioni di Elisa se ne avverte tanta: si tratti di bijoux, borse, accessori o capi di abbigliamento, nel suo laboratorio artigianale di Faenza la tensione di questo processo creativo si percepisce a pelle e, se indagata a fondo, ha sempre qualcosa da dire sul perché di un determinato taglio, stile o abbinamento.

“Spesso proviamo a comunicare qualcosa di noi indossando abiti – afferma lei stessa – ma io provo più soddisfazione a farlo con le cose che creo, e l’emozione più bella sboccia ogni volta che qualcuno si riconosce nei miei prodotti e li indossa quasi come se si sentisse a casa”. L’aspirazione massima, rimanendo alle sue parole, è perciò quella di affermarsi come un vero e proprio “traduttore di personalità”. “Assieme all’imperativo di lavorare solo a mano – spiega e prosegue Elisa – si tratta dell’unico altro comandamento che osservo, impegnandomi nella produzione di pezzi unici e combinando per farlo a volte materiali nuovi e usati, delle altre solo nuovi, e altre ancora solo usati”.

Ed è in quest’ultima tipologia di mix che rientrano le creazioni ricavate dai vecchi abiti di alcune delle clienti del suo laboratorio. Elisabi lavora infatti anche su vecchi capi ai quali le persone sono particolarmente affezionate, ma che non indosserebbero più perché ormai passati di moda, usandoli come materiale originario per il disegno di nuovi modelli che tengano insieme le linee e le forme del presente, con il dolce retrogusto del passato. Discorso che viene ripreso, ma concentrandosi in questo caso su dettagli e particolari, per altri interventi quali riparazioni di sartoria e personalizzazioni di capi come divise da lavoro e biancheria, servendosi alla bisogna di piccoli ricami, immagini, loghi o altri tipi di marchi, anche forniti direttamente dai clienti.

Infine, per tornare al curriculum, non si possono non citare gli oggetti di design frutto degli anni di studio di Elisa. Tra maniglie, ciotole, altri tipi di contenitori e soluzioni per lo spazio, anche questa produzione fa parlare di sé per la scelta di contare su “dettagli discreti” e mai in cerca di clamore. “Se alla base ci sono stile e carattere – conclude lei stessa – basta lasciarli parlare da soli. Chi ha orecchie per sentire, e soprattutto occhi per apprezzare, alla fine riesce sempre a capire quanto di bello e interessante hanno da dire”.

I vestiti e le creazioni di Elisabi saranno esposti e Palazzo Tubertini, dal 7 al 9 dicembre, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Un saggio della sua produzione, e la filosofia che la sottende, sono presentati sul sito www.elisabi.it e sulla sua pagina Facebook.

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La Crisalide, il vintage in versi

Maria Alloisio ama la poesia e il vintage con la stessa intensità, e siccome non riesce proprio a pensare che una delle due passioni possa avere il sopravvento sull’altra, ha deciso di unirle entrambe in un unico, suggestivo progetto. Il progetto si chiama “Crisalide”, e come un bozzolo raro e prezioso custodisce versi e vestiti, anzi, per essere più precisi, un verso per ogni vestito.“Propongo e associo un abito per ognuna delle poesie che mi capita di comporre – afferma Maria – mossa dalla convinzione che il vintage e la poesia vivano e si alimentino di sogni, e soprattutto che entrambi siano destinati a rinascere ogni volta che qualcuno rilegge un verso, oppure indossi un abito già appartenuto ad altri”.

Quando si entra nella sua bottega di Orzinuovi, in provincia di Brescia, viene perciò da pensare di essere finiti tra le pagine di un bel libro che narra di cose fatte bene e con cura. E sfogliandolo non si può fare a meno di continuare a cullarsi tra immagini e metafore: tagli, cuciture, tessuti e altri minuziosi particolari sembrano quasi virgole e pause di respiro in grado di dare anima e carattere a vestiti e accessori che hanno sempre qualcosa di interessante e ispirato da dire. “D’altronde – spiega la stessa Maria – fin da quando ero piccola e andavo in pellegrinaggio in veri e propri templi del vintage come la Montagnola di Bologna o la Fiera di Napoleone a Milano, ho pensato che quei vestiti bellissimi fossero dei piccoli tesori, e che nella mia vita sarebbe stato bello poterne scoprire e riproporre il più possibile”.

Un desiderio che Maria è riuscita a realizzare, mostrando tra l’altro sempre la massima considerazione per un’idea, quale quella del vintage, non immune da attacchi e cattive interpretazioni. “Dopo il grande boom degli ultimi anni – precisa – l’usato, che ormai tutti chiamano vintage senza fare a volte grosse distinzioni tra le offerte, è stato vittima di grandi speculazioni economiche e di immagine, con tutto quello che ne è derivato sia per quanto riguarda i prezzi, sia se si pensa alla qualità delle proposte”.È anche per questo motivo quindi che all’interno del suo negozio un cartello specifica a chiare lettere che la Crisalide offre “vestiti usati”, e non vintage. Le serve, spiega, per rispettare un ideale di riciclo che va al di là della moda e del fashion, e affonda le radici in una convinzione etica tramandata dalla sua famiglia contadina: “fin da bambina mia madre mi vestiva con abiti usati, con abiti riciclati, i soldi erano pochi ma la dignità era grande”.

“Ho sempre tenuto fede a questo universo – prosegue Maria – così come ho fatto e continuo a fare quando mi dedico a quello parallelo della poesia”.

E i risultati nella bottega della Crisalide e nei mercatini dove le capita di esporre si vedono e ancora prima avvertono nell’aria. Per Maria i vestiti e gli accessori sono preziosi depositari di storie e come tali vanno trattati. Storie scritte con ago e filo, che parlano di chi li ha indossati e dello stile con cui lo ha fatto. “Il mio compito – conclude – è di accogliere quelle storie, rispettarle quanto più possibile e fare di tutto perché altre persone, indossando nuovamente quei capi, possano magari continuare a scriverle e alimentarle in prima persona”.

I capi e gli accessori de La Crisalide saranno esposti dal 7 al 9 dicembre a Palazzo Tubertini, in occasione della seconda edizione di Bologna Vintage Market. Intanto è possibile conoscere l’offerta di Maria sul sito www.lacrisalidevintage.blogspot.it e sulla sua pagina Facebook (www.facebook.com/LaCrisalide).

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